Riciclo plastica
E la presa di coscienza collettiva

Chi ha già un’età avanzata ricorderà sicuramente quando da bambino guardando la sera Carosello (lo spettacolino con le pubblicità nella televisione bianco e nero), il noto umorista Gino Bramieri presentava i prodotti in plastica di una nota azienda italiana. Sembrava la soluzione ai problemi legati alla praticità di avere un secchio di plastica, leggero, resistente, dai colori a scelta. Era la soluzione dei mille problemi dell’Italia del boom economico. La plastica è ancora aggi uno dei materiali più usati, ma è anche quello tra i più inquinanti, con la sua difficoltà ad essere smaltita. Con l’utilizzo della plastica, nel tempo, ci siamo resi conto che l’uomo stava compromettendo la salute dell’intero ecosistema e che i nostri mari sono ormai pesantemente inquinati dalla presenza delle microplastiche. Per ovviare a questo problema, è nato un settore specifico del riciclaggio dei rifiuti, che consiste nel riciclo della plastica in una serie di operazioni, che portano all’ottenimento di nuovi materiali di plastica da poter riutilizzare.

Le tipologie di plastica e le loro caratteristiche


La sigla PET ci indica che siamo difronte ad un oggetto utile per la conservazione di cibi, bottiglie.
La sigla PE-HD ricorda che è un materiale per i giocattoli e per i contenitori come quelli per detersivi e alimenti.
Il PVC è la plastica utilizzata anche in edilizia.
Il PE-LD è una plastica usata per imballaggi, alimenti, sacchi della spazzatura, è una plastica considerata a basso rischio.
La PP è una plastica usata per oggetti e casalinghi, ed è considerata sicura.
La PS è usata per imballaggi industriali, stoviglie, per materiali isolanti ecc.
Le plastiche che riportano le sigle PE, PET, PVC sono riciclabili; quindi, vanno separate da altre sostanze o materiali. I materiali da buttare e separare in genere sono i flaconi, i sacchetti, pellicole, giornali, confezioni alimentari e tutto quello che è un imballaggio.
In genere quelli che vanno nell’indifferenziata sono i non imballaggi come catini, secchi, barattoli, cialde caffè, giocattoli ecc.

Raccolta differenziata e riciclo


Il riciclo della plastica inizia con la raccolta differenziata, dove i materiali plastici usati vanno portati al centro di raccolta, dove vengono selezionati sia per tipologia ma anche per colore. La selezione di effettua sia con metodologia meccanica, sia manualmente per un ulteriore controllo. I materiali imballati vengono portati all’impianto di riciclo dove una volta lavati vengono triturati ottenendo dei grani dai quali nascerà la nuova plastica. La plastica può essere riciclata varie volte, resistendo nel tempo agli agenti atmosferici, questo la rende altamente inquinante.
Sempre di più aziende alimentari, sviluppano piani di riciclo attivandosi per arrivare ad una raccolta selezionata delle bottiglie in punti di raccolta sul territorio e nelle città. Per poter utilizzare il più possibile materiale riciclato, sono nati consorzi tra aziende per realizzare sistemi integrati in tutta la filiera dei prodotti alimentari.

Si stanno studiando e sviluppando prodotti per l’edilizia nati da plastica riciclata per sostituire l’asfalto, anche la plastica come il bitume è un derivato del petrolio. Ma anche materiali resistenti come arredi da esterno per giardini pubblici.

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