La Juta
Cos’è e come si lavora?

Le origini della Juta

La juta è una delle più antiche fibre tessili della storia, nonché una delle più utilizzate al mondo, seconda solo al cotone. E pensare che, originaria delle regioni tropicali dell’Asia, dove viene utilizzata praticamente da sempre, in Occidente è arrivata solo nel XVIII secolo. Ma che cos’è la Juta? E come si lavora?

juta




Che cos’è la juta?


Questa fibra tessile si ricava da piante appartenenti alla famiglia delle Malvaceae – Corchorus Capsularis e Corchorus Olitorius.
La pianta può arrivare fino ai quattro metri di altezza e può avere varie colorazioni: bianco tendente al giallognolo, grigio-argento e varie gradazioni di marrone.
In antichità veniva coltivata per ricavarne cibo nutriente dalle foglie e fibra tessile assai resistente dai fusti.
Ad oggi è molto apprezzata non solo per le sue caratteristiche specifiche – è molto resistente ed esteticamente unica – ma anche per la sostenibilità della sua coltivazione.
Gli usi che se ne possono fare sono tantissimi: viene tradizionalmente utilizzata nel trasporto dei prodotti agricoli – esempio tipico sono i classici sacchi del caffè; viene addirittura utilizzata in agricoltura per contenere le radici e riparare il fusto delle piante; nel settore tessile, poi, ha mille utilizzi, dalle borse ai portavasi, dai portabottiglie ad ogni tipo di decorazione per la casa – interessantissimo il suo utilizzo per la realizzazione di portamenù, eleganti e resistentissimi.

Guarda la nostra Linea VEDI PORTAMENU'


Come si lavora la juta?


Dopo la raccolta, i fusti di juta vengono sottoposti a macerazione, per liberare dal verde le fibre: dopo l’essiccazione vengono immersi in acqua per una ventina di giorni e successivamente essiccati di nuovo. Le fibre ricavate alla fine di questo processo vengono lavate, asciugate e assemblate in balle. Il tessuto che si ottiene è la tela di juta, che viene destinata alla fabbricazione di tutto quello che la fantasia possa ideare. La parte legnosa che rimane dopo la macerazione in acqua, invece, si utilizza come legna da ardere.


La storia della juta e il suo utilizzo:


Rispetto ad altre piante, la juta non è arrivata molto presto in Europa, il suo utilizzo però ha una storia molto antica, infatti, già al tempo dei faraoni, in Egitto si coltivava la pinta juta Corchorus olitorius, utilizzandola sia come cibo, che per ricavarne le preziose fibre tessili. Furono gli Inglesi a portare la juta in Europa circa nel 1700, iniziando a commercializzare la sua preziosissima fibra. Il commercio della fibra della juta ebbe un’impennata in Europa, quando si scoprì che semplicemente ammorbidendo le fibre con dell’olio di balena, si potevano lavorare le fibre a macchina.


La juta oggi:


Oggi il valore del prodotto è sempre molto alto, soprattutto adesso che si sta cercando di alzare la guardia verso le condizioni climatiche e verso prodotti dalla produzione più sostenibile. Ancora oggi viene utilizzata per gli imballaggi e in agricoltura, viene utilizzata per contenere e proteggere le radici e per riparare il fusto delle piante.

juta pianta


La lavorazione della juta:


i fusti di juta vengono prima raccolti e poi sottoposti alla macerazione. Successivamente vengono sottoposti ad una prima essiccazione alla quale segue un periodo di 20 giorni in cui le fibre vengono immerse in acqua e dopo i quali si esegue una seconda essiccazione. Tutte le fibre che si ottengono dopo questo periodo di lavorazione vengono assemblate in balle. Il tessuto che si ottiene per la maggior parte dei casi viene utilizzato per la produzione di imballaggi e sacchetti.


Perché preferire la juta?


La juta è un prodotto completamente biodegradabile e riciclabile e anche la sua coltivazione, rispetta i parametri richiesti dalla sostenibilità.


Vuoi Informazioni?
Clicca per chiamare adesso
+39057820044
oppure invia adesso la tua richiesta.
info@cartaincarta.it