Invenzione della plastica
Dagli albori ai giorni nostri

La plastica è presente nelle nostre vite da sempre… o meglio, questa è la percezione che abbiamo noi, nella nostra epoca. E invece la plastica è un’invenzione relativamente recente.

Chi ha inventato la plastica?


Questo materiale, infatti, deve la sua nascita al suo inventore, Alexander Parkes, fra il 1861 e il 1862, nell’ambito degli studi intorno al nitrato di cellulosa.
Viene allora brevettato il primo materiale plastico semisintetico, il Parkesine – in seguito Xylonite: si tratta di un primo tipo di celluloide, che venne impiegato per la produzione di manici e scatole.

Nel 1870 i fratelli Hyatt brevettano una formula della celluloide che ha sempre a che vedere con il nitrato di cellulosa, mentre ai primi del ‘900 si arriva all’acetato di cellulosa, ovvero alla celluloide che venne utilizzata anche per la produzione delle pellicole cinematografiche.

pellicola cinematografica

Inizia, così, quello che può essere definito il secolo della plastica. Alla celluloide si aggiungeranno la Bakelite nel 1910, il PVC – polivinilcloruro – nel 1912, il Cellophane nel 1913.

Il petrolio e il suo utilizzo per la produzione di plastica


È dagli anni ’30, poi, che il petrolio diverrà la materia prima da cui partire per la produzione di plastica. È del 1935 l’invenzione del nylon – poliammide – che rivoluzionerà l’industria tessile.

Nel 1941 viene brevettato il polietilene tereftalato – PET. Questo materiale entra nel settore alimentare nel 1973, quando viene brevettata la bottiglia in PET: questo nuovo materiale permetteva di avere bottiglie leggere, resistenti e trasparenti, le stesse che utilizziamo oggi.

Durante gli anni ’50 vengono scoperte le resine melammina-formaldeide, la più famosa delle quali è la “Fòrmica”, utilizzate principalmente nella produzione di stoviglie e mobili.

Questi sono anche gli anni degli studi di Giulio Natta, che nel 1954 scopre il Polipropilene isotattico, grazie al quale riceverà il Premio Nobel nel 1963.

Il materiale inventato da Natta verrà prodotto industrialmente dal 1957 col marchio “Moplen” e divenne sin da subito il simbolo indiscusso del “boom economico”.

È, quindi, dagli anni ’60 che la plastica entra definitivamente nelle vite delle persone: è presente in ogni casa, tutti la usano in mille modi diversi; persino il mondo dell’arte, della moda e del design ne è letteralmente affascinato.

Ad oggi, la ricerca non si è mai fermata e si parla di “tecnopolimeri”, materiali molto avanzati e dall’enorme potenziale. Citiamo, fra i tanti, il polifenilene ossido, gli ionomeri, i polisolfoni, il polifenilene solfuro, il polibutilentereftalato e il policarbonato.

Il loro uso ha applicazioni straordinarie, che includono la produzione di componenti per i motori, dei caschi utilizzati degli astronauti e degli scudi antiproiettile – solo per fare qualche esempio.
Ed è certo che ci saranno altri infiniti utilizzi da scoprire, quanto altre versioni sempre più efficienti e performanti di questo materiale che ha segnato la storia dell’uomo.

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